Signori, in carrozza! Viaggio nel mondo delle berline d'epoca

Un tuffo in un mondo ormai scomparso, quello che di recente  la nostra redazione ha riscoperto e apprezzato. Prima dell'arrivo dei motori dalle prestazioni performanti, il mondo si spostava e commerciava utilizzando la carrozza. Signori, benvenuti al museo delle Carrozze d'Epoca, sinonimo di fascino intramontabile e rinnovata signorilità.

In un centro che si affaccia sulla via Ardeatina - purtroppo ancora poco conosciuto - esiste uno spazio museale di grande valore artistico, che consta la bellezza di circa 300 modelli di carrozze, su tremila metri quadri.  Si tratta del museo delle Carrozze d'Epoca inserito all'interno dei Musei Regionali del Lazio, voluto fortemente dall' imprenditore Romolo Appolloni, il quale è riuscito a collezionare in oltre quarant'anni, i modelli più belli e particolari esistenti al mondo: sia per gli appassionati del mondo del cavallo, e non. Pensate, che in questo museo, sono esposte le riproduzioni dei modelli originali che sono stati prestati al cinema per girare pellicole di importanza planetaria come "Ben Hur" e il "Gladiatore". Questa riproduzione di biga, riguarda la pellicola del film statunitense girato nel 2000 interpretato da Russel Crowe. I modelli di carrozze esposte in via Ardeatina, provengono per la maggior parte da acquisti di aste private e dalla compravendita di collezionisti.  

La biga de "Il Gladiatore" Ph Caterina Berardi

In questo "salone" a quattro ruote, spicca il Landau utilizzato dall’allora vescovo Karol Wojtyla per recarsi in  vacanza a sciare e Zakopane, in Polonia; e ancora slitte, diligenze, risciò cinesi, carrozze orientali, un originale carro napoleonico con cannone apparso nel film "Il Barone di Manchausen". In mostra, anche la carrozzella appartenuta ad Anna Magnani, come non mancano i carri della I Guerra Mondiale, carri agricoli italiani finemente decorati, il carro dei pompieri, il carro irlandese del film “Un Uomo Tranquillo” con protagonista John Wayne, e proprio per quest'ultimo non poteva mancare la celebre diligenza  di "Ombre Rosse" che compare anche nella locandina del film che uscì nel 1939. 

Locandina del film "Ombre Rosse"

Ma sicuramente il pezzo più prezioso e pregiato della collezione è la berlina donata alla piccola Elisabeth Wittelsbach meglio conosciuta ai più come la principessa Sissi, che nel 1854 divenne Imperatrice d'Austria. Questa berlinetta non fu fatta mai sfilare, bensì venne tenuta da Sissi come mezzo di trasporto adatto ai bambini.

 

Berlina principessa Sissi Ph Caterina Berardi

Un vecchio brano di Edoardo Spadaro recita "Come è delizioso andar sulla carrozzella". Le prime  "Botticelle" di Roma comparvero nel 1856, in sosta nelle piazze principali del centro storico della capitale sostitute oggi dai Taxi. Pensate che esisteva anche un manuale sul mestiere del vetturino scritto dall’Abate Giuseppe Novi: “Nell’andare in carrozzella si trovano tutti gli antidoti per dare un argine alla tristezza. Questo solo divertimen­to raffrena la collera, dissipa la malinconia, ras­serena la mente, innalza lo spirito, rallegra il cuore, fa che l’uomo insensibilmente ringiovanisca”. Al principio del XX secolo, una crisi fece sospendere per cinque anni la concessione di nuo­ve patenti: le 700 botticelle del 1928 scesero a 400 dopo l’ordinanza del Governatore del maggio 1929, in buona sostanza, si accordava ai proprietari di vetture una licenza di taxi per ogni tre carrozzelle soppresse. La mostra si correda di accessori per cavalli e altri oggetti di complemento rari.

Botticelle in fila Ph Caterina Berardi

Comunque, per saperne di più, e per chi desidera immergersi in una favola, se ne consiglia la visita in via Andrea Milevoi, 693 - Roma prenotando la visita allo 06 5195 8112

 

Caterina Berardi