Torino: un convegno in ricordo dell'Egittologo Ernesto Schiaparelli, martedì 27 settembre

Martedì 27 settembre 2022, in ricordo di Ernesto Schiaparelli avrà luogo presso l'Accademie delle Scienze a Torino, un importante oltre che sentito convegno per ricordare la figura dell'Egittologo Italiano. 

Il Convegno si propone di approfondire anche con documenti inediti l’attività di egittologo e di fondatore dell’Associazione Nazionale per Soccorrere i Missionari Italiani.

PROGRAMMA

Saluti

Massimo MORI
Accademia delle Scienze di Torino
Vittoria POGGIO

Assessore alla Cultura, Turismo e Commercio della Regione Piemonte

Rosanna PURCHIA
Assessore alla Cultura del Comune di Torino
Aldo ACTIS CAPORALE

Presidente della Società Piemontese di Archeologia e Belle Arti (S.P.A.B.A.)

Albina MALERBA
Direttore del Centro Studi Piemontesi
PRESIEDE
Massimo MORI
Accademia delle Scienze di Torino

Ernesto Schiaparelli (1856-1928): insigne uomo di scienza e di fede dalle origini occhieppesi
Enrica PARLAMENTO / Istituto di Istruzione Superiore “Gae Aulenti”, Biella

L’egittologo

I documenti inediti dell’ egittologo filantropo Ernesto Schiaparelli

Elvira D’AMICONE

SPABA, già Direzione ex Soprintendenza al Museo delle Antichità Egizie e Università di Torino

La pubblicazione delle scoperte di Ernesto Schiaparelli

Alessandro ROCCATI
Accademia delle Scienze di Torino
INTERVALLO
Il filantropo

Ernesto Schiaparelli e l’Associazione Nazionale per Soccorrere i Missionari Italiani,

dalla fondazione ai giorni nostri
Alessandro LEONE

Presidente dell’Associazione Nazionale per Soccorrere i Missionari Italiani (ANSMI), Roma

Istituto Figlie di Maria Ausiliatrice - Salesiane di Don Bosco
La collaborazione delle Figlie di Maria Ausiliatrice con ANSMI e "Italica Gens"

Grazia LOPARCO

Pontificia Facoltà di Scienze dell’Educazione Auxilium, Roma

L’ospedale italiano di Damasco

Suore Francescane del Cuore Immacolato di Maria - Francescane Missionarie d’Egitto
Gli ospedali italiani di Tangeri e Haifa, la Scuola femminile e l’orfanotrofio di Luxor

L’Ospizio sul Monte delle Beatitudini
Il ricordo della Città di Torino
Il giardino Ernesto Schiaparelli nella Circoscrizione 4
Alberto SCHIAPARELLI
CONCLUSIONI

 

kemet blogger

Ernesto Schiaparelli (1856-1928) è insigne figura di egittologo, che rinnova il patrimonio di antichità egizie conservato nei Musei Egizi di Firenze e Torino, costituiti nella prima metà del XIX secolo. La sua egittologia è una ricerca accurata, sistematica ed oculata, finalizzata ad integrare il patrimonio egittologico nazionale nel più recente quadro scientifico internazionale, anche valutando metodologie e prospettive nuove, che comprendono l’uso della fotografia e le collaborazioni interdisciplinari con l’antropologo Giovanni Marro, il botanico Oreste Mattirolo, il paleontologo Luigi Parona ed illustri chimici dell’Università di Genova. Artefice di fondamentali scoperte durante i venti anni di campagne archeologiche, fu anticipatore di progetti, quali un centro di restauro nazionale con sede a Roma e un istituto di supporto alla presenza scientifica italiana in Egitto, realizzati molti anni dopo la morte. Particolare attenzione riservò agli aspetti museografici con allestimenti ricompositivi dei contesti di rinvenimenti, quali:

• la cappella del pittore Maia (1300 a. C. ca), primo esperimento di distacco di pittura egizia con tecnica
dello “strappo” ;
• la tomba dell’architetto Kha (1430- 1380 a. C. ca), esposta in ambiente evocativo dello status originario
• il modellino ligneo della tomba della regina Nefertari, consorte del faraone Ramesse II (1279- 1213 a.

C.), con le pitture della camera funeraria scoperta nel 1906, è tuttora documento prezioso per la cono-
scenza del programma decorativo originario.

Fondamentale per la conoscenza di un rituale funerario egizio fu la sua opera in tre volumi Il Libro dei Fune-
rali, edita nel 1881, 1882 e 1890, che gli procurò il premio dell’Accademia dei Lincei. L’egittologo francese

Eugène Revillout, fondatore della Revue d’Egyptologie, definì il rituale funerario, da lui studiato, “le rituel Schia-
parelli”. I tre volumi sono dedicati ognuno ad una versione del rituale: 1. Sarcofago dello scriba Butehamon nel Mu-
seo Egizio di Torino. Iscrizioni ieratiche dei due coperchi. 2. Il papiro della Hathor Sais nel Museo del Louvre. 3. Biban el-
Moluk. Tomba di Sethi I. Iscrizioni nel corridoio d’entrata.

Pubblicate per la prima volta dallo Schiaparelli furono anche le iscrizioni autobiografiche del governatore di
frontiera Herkhuf, ca. (2255–2246 a.C.), scoperte ad Assuan nel 1891 dagli scavi condotti dalla principessa di
Svezia. L’opera: Una tomba egiziana inedita della VI dinastia con iscrizioni storiche e geografiche, 1892 fu edita negli
Atti dell’Accademia dei Lincei.

IL FILANTROPO

Nel 1884, ospite a Luxor dei missionari francescani, Ernesto Schiaparelli rimase colpito dalle condizioni di miseria ed abbandono della missione e al ritorno in Patria si impegnò nella realizzazione dell’Associazione Nazionale per Soccorrere i Missionari italiani (ANSMI), fondata nel 1886 a Firenze e nel 1888 in attivo con una scuola professionale ed un asilo scuola ad Assab, in Eritrea, tre scuole in Egitto e sussidi ai missionari italiani insediati in Libano, in Siria, in Armenia, in Turchia, in Tunisia, in Cirenaica, in Albania Alla morte dello Schiaparelli l’Associazione annoverava più di duecento Opere con ospedali, ambulatori e dispensari, giardini di infanzia, scuole elementari, medie e superiori, convitti, orfanotrofi, ospizi e case per
pellegrini, presenti in una trentina di paesi, inclusa la Cina e gestiti da numerosi Ordini Missionari.
Durante il conflitto mondiale e a seguito dei capovolgimenti politici nel bacino del Mediterraneo e nel Medio Oriente molti edifici furono distrutti e altri istituti chiusero. Tuttavia agli inizi degli anni 70 l’Associazione era ancora proprietaria di sette ospedali in Siria, Giordania, Israele, Marocco, Kenya e dieci scuole in cinque Paesi.